martedì 23 agosto 2011

La Casta: Ecco quanto guadagna Lamberto Dini. ("Pensioni d'oro in un paese di latta")

Tutto ad un tratto ci "accorgiamo" che siamo sull'orlo del fallimento. Perchè in questo paese si inizia a ragionare quando il danno è fatto. La politica del "è colpa dello scorso governo" e del "finché la barca va.." ci ha portato alla resa dei conti.

E mentre ci prepariamo psicologicamente a quello che sarà l'ennesimo e forse più duro "bagno di sangue", c'è chi gode e godrà dei soliti privilegi.

Prendiamone uno a caso: Lamberto Dini.
Dal lontano 1994 percepisce ben 2 pensioni, per un totale di circa 27 mila euro al mese! A questa cifra va aggiunta l'attuale indennità da Senatore (qui trovate il dettaglio del trattamento economico dei senatori).

Fate i conti e ditemi se non vi girano le palle!
E, come ben saprete, non è il solo a godere di tali privilegi, la lista è lunga. Troppo lunga.

Per la serie: "Pensioni d'oro in un paese di latta"

(fonte)

lunedì 22 agosto 2011

Il “Canotta” Bossi: storia di un ministro “porta sfiga” che sogna la secessione...

Bossi in canottiera ed il "fido" Calderoli (Fonte: quotidiano.net)

Il "Canotta", al secolo Umberto Bossi, non molla mai. Lui ce l’ha duro dalla mattina alla sera, 24h su 24. Sempre pronto a remare contro il concetto di “Italia unita” ed a “sputare” nel piatto in cui mangia.

Anche questa volta approfitta della drammatica situazione per annunciare l’imminente arrivo dello "stato della padania".

Il “Canotta” non si limita solo a tirare in ballo i soliti discorsi da secessionista, no, porta proprio sfiga.

“Non è per domani, ma per dopodomani l'arrivo, della Padania: l'Italia, l'han capito tutti, che va giù”. Queste le sue parole riportate dai giornali.

“Belle” parole, soprattutto “rassicuranti”. Già, perchè lui non è semplicemente un ministro della Repubblica Italiana, lui è un padano.
Guai a chiamarlo opportunista, anche se siede poltrona e serve bandiera che pare non gli appartenga, si incazzerebbe di brutto e probabilmente inizierebbe ad offendere per poi, una volta finito, salutare con il dito medio alzato.

Lui è un padano, non scherziamo su queste cose per cortesia (!).

Ciò che fa lo fa per la causa, non per la poltrona. Un sacrificio, quello di essere ministro di un Paese che lascia intendere non essere il suo, che gli tocca. Ma non è solo, ci sono gli “amici fidati” che siedono altre poltrone accanto alla sua e che lo supportano moralmente.

Eh, già. Essere "padano inside" è un lavoro duro, molto duro.

Comunque ricordate che il “Canotta” Bossi è sempre lì, con la sua bella valigia verde padano pronta. Non appena l’Italia crollerà, lui diventerà “il re della padania”. E con l’armatura, lo scudo e la spada governerà il suo popolo come nessuno ha mai fatto prima.

Fine della storiella.

Bene, ora possiamo parlare di cose serie.

Viva l’Italia.

P.s. per leggere questo articolo è necessario avere il senso dello humour.

sabato 20 agosto 2011

Il “fallimento dello Stato”, le “svendite”, la “manovra”. Ora tocca a noi…

"Vendiamo tutto... Uffici, Caserme, Palazzi... Comprate gente, Comprate!".
Aprirà probabilmente presto "il Mercatino dell'usato statale" attraverso il quale, ci si augura NON per pochi spiccioli, potrebbe essere messo in vendita parte del patrimonio pubblico. Non è uno uno scherzo, come non è ancora detto succeda, ma l'ipotesi c'è ed è in fase di valutazione.

Se dovesse concretizzarsi, l’ipotesi sopra descritta appunto,  sarebbe l’ennesimo (IL) fallimento politico a 360 gradi (come già di fatto è). Sarebbe come se i “governanti di oggi e di ieri” dicessero: “nient'altro c'è da fare che questo. Perchè gli anni sono passati e i troppi errori, sprechi, abusi, conflitti di interessi, ora pesano come macigni. Dovevamo pensarci prima. Siamo dei cogl....”

Ok, ma non polemizziamo...Piuttosto aiutiamoci a vicenda. E' in atto un cambiamento epocale.

Le domande che ci poniamo sono tante, tra cui:

-Ma quanto "ossigeno" daranno queste eventuali vendite? O meglio, per quanto tempo basteranno i soldi ricavati? E poi?

Ovvio c'è anche sul tavolo una manovra, che sta facendo molto discutere ed al quale l'eventuale messa in vendita di proprietà pubbliche si andrebbe ad affiancare.

-Ma secondo voi è la strada giusta?
-Cosa si potrebbe fare per migliorare la manovra e cosa non si dovrebbe fare?
-Quali sarebbero, secondo voi, i punti essenziali da inserire?


Scrivetelo nei commenti e vediamo se qualcuno ci ascolta (ci legge).

venerdì 19 agosto 2011

Esempio pratico di “Politica senza il senso della Vergogna”…

“Stupendo!…mi viene il vomito!”. Questa frase, di una celebre canzone cantata dal grande Vasco Rossi, rende perfettamente l’idea del sentimento che si prova leggendo fatti del genere, soprattutto alla luce del delicato periodo che stiamo attraversando. Un esempio pratico di “Politica senza il senso della Vergogna”.
Ecco a cosa mi riferisco:

-Roma, il comune pagherà consulenti esterni per gestire i debiti.
La spesa ammonterà a 2 milioni di euro.

-Sicilia, ricorso per salvare la doppia indennità.
Sei parlamentari presentano un ricorso alla Corte dei Conti per annullare la decisione presa dall’ Assemblea siciliana che ha approvato una delibera che prevede il divieto di cumulo dell’indennità da parlamentare con la pensione da ex consigliere regionale.

-Puglia, stipendio anche a chi va in carcere
La Regione Puglia continua a pagare i consiglieri anche se sottoposti a misure cautelari.

Ma come vengono giustificate queste “ambigue iniziative”? Basterebbe chiedere ai diretti interessati, speriamo lo facciano quanto prima.

Sono sicuro che qualche “onesto” politico troverà anche la faccia tosta di provare a spiegare il perchè, anzichè "guardarsi allo specchio e schiaffeggiarsi".


Potete leggere qui l’articolo completo del TgCom (fonte).

Questa volta abbiamo risparmiato soldi sul trasporto delle “onorevoli chiappe”, ma…


Il Paese sta attraversando un momento terribile, il Senato si è "riunito" ieri per incardinare quel “bagno di sangue” di manovra economica da ben 45 miliardi di euro e, udite udite, si sono presentati SOLO 11 senatori.

Non 11 su 20, o su 50, ma 11 su 315!

Ok, si trattava di una seduta cosiddetta "tecnica" e sicuramente abbiamo risparmiato dei soldi sul trasporto delle “onorevoli chiappe”, ma in questo caso (visto che le regole purtroppo lo prevedono) la partecipazione sarebbe dovuta essere simbolica, un segnale rassicurante al Paese come per dire "la politica c'è". Poi una polemica in meno avrebbe fatto bene. Invece nulla, il deserto, 11 sedie occupate e nemmeno il presidente.

Evidentemente hanno creduto fosse assurdo rinunciare a qualche ora di vacanza. Come se un operaio, così di punto in bianco, decidesse di non andare a lavorare per un giorno perchè secondo lui "non ne vale la pena”.

Ma dico io, rispondendo a chi cerca ora di giustificarsi:  se non è importante la presenza politica in circostanze come queste, la seduta d’aula a cosa serve? Cosa ci vuole per modificare le regole, aspettiamo la venuta del Messia? E ce ne accorgiamo solo ora che questa prassi è inutile e dispendiosa?

Devono sempre scoppiare polemiche per far aprire gli occhi ai “signori della politica” e innescare dei cambiamenti. Fino a che non si grida allo scandalo “tutto va bene così com’è”.
Cose da matti, anzi cose d’Italia.